Soundtrack: L'amico è (Dario Baldan Bembo)
Giulia (“mamma” di Sghimbesci e Spatasciati) e Francy (“mamma” di Scorribande in cucina) non si conoscevano fino a pochi mesi fa,e forse non si sarebbero conosciute mai se non fosse per una passione che hanno in comune: cucinare, con l’aggiunta di un po’ di “follia”.
Non divagando, queste due mamme di blogger, e ce ne sarebbero state molte altre se la vita di tutti i giorni, la famiglia e il lavoro non si fossero messi di mezzo, han deciso che fare “le arancine” (e non chiamateli arancini!!!) era una cosa da condividere. E chissene se c’è un contest di mezzo! Perché a nessuno, in questo folle gruppo, interessa vincere, ma interessa cucinare, mettersi alla prova, imparare, sfidare sé stessi e condividere, darsi consigli, essere amici, di “penna”, e se si riesce “de visu”, che è sinceramente meglio!
E quindi in un sabato pomeriggio piovoso di novembre la cucina di Scorribande è diventata una fucina di attività dove si è impastato, insegnato e imparato, assaggiato, chiacchierato, riso, e vi assicuro che riso ce n’era ovunque, raccontato, ascoltato, e di tanto in tanto coccolato due splendidi bambini, che non ne volevano sapere di giocare tranquilli quando di là ci si divertiva tanto! Sì, ci siamo veramente divertite e le ore son volate! Lo rifaremo senz’altro, allargando il giro almeno alle altre mamme di blogger milanesi… non oso immaginare il casino, però che divertimento!
Tornando a noi abbiamo cominciato da zero, cioè rifacendo pari pari la ricetta di Roberta, perché Giulia non li aveva mai neanche assaggiati e Francesca non li faceva da tanto tempo, e quindi siam partite da zero. Poi, ognuno, avendo visto e amalgamato gli ingredienti vari, e controllato la “resa”, ha personalizzato come riteneva più adatto, ma questo ve lo raccontiamo un’altra volta....
A reti unificate, vi lasciamo con la tradizione, quella che ci ha fatto immaginare grandi cucine assolate, con nonne e mamme, forti di vita vissuta, che trasformavano semplici e poveri ingredienti con lentezza e meticolosità, per arrivare ad un “unicum” che solo la cucina siciliana sa dare, fatta di riti, tradizione e sapore…
Ingredienti per circa 20 arancine (metà "alla carne" e metà "al burro)
Per il riso
1 kg di riso originario
2,5 l circa di brodo vegetale
una bustina di zafferano
50 g di burro
50 g di parmigiano grattugiato
una cipolla medio-piccola
olio evo q.b.
sale q.b.
Per il ripieno "al burro" con prosciutto cotto, scamorza bianca e besciamella
80 g di prosciutto cotto a dadini
120 g di scamorza bianca
besciamella
Per la lega (ne resterà molta, ma occorre poter immergere bene l'arancina)
800-900 ml d'acqua
la metà di farina
una manciata di sale
Per la panatura (ne resterà molto anche qui)
700-800 g di pangrattato
Per la frittura
2,5 l di olio di semi di girasole
Per prima cosa, ho preparato il ragù: ho tritato finemente la cipolla, fatto imbiondire con un cucchiaio di olio EVO, aggiunto la carne macinata e sfumato con mezzo bicchiere di vino bianco. o lasciato cuocere per circa mezz'ora, aggiunto la passata di pomodoro, aggiustato di sale e lasciato cuocere per circa un'ora a fuoco basso e con il coperchio. E' risultato un buon sugo di carne abbastanza denso
Successivamente ho preparato la besciamella e cotto i piselli. Ho quindi lasciato raffreddare i ripieni.
La mattina successiva ho cotto il riso, come da indicazioni di Roberta, e l'ho lasciato raffreddare fino a dopo pranzo. Con Giulia poi abbiamo iniziato la preparazione vera e propria delle arancine: formato le palline per la carne e gli ovali per quelle al burro, riempite, richiuse, passate nella lega e nel pan grattato.
Una parte è finita direttamente nel freezer, mentre una parte si è allegramente tuffata nell'olio bollente, per la gioia di tutta la famiglia!
Giulia (“mamma” di Sghimbesci e Spatasciati) e Francy (“mamma” di Scorribande in cucina) non si conoscevano fino a pochi mesi fa,e forse non si sarebbero conosciute mai se non fosse per una passione che hanno in comune: cucinare, con l’aggiunta di un po’ di “follia”.
Sì, perché partecipare all’MTC ogni mese e non con una ricetta, ma con due o tre, è un po’ folle così come è folle il gruppo dell’MTC su Feisbuc, folle e divertente!
Non divagando, queste due mamme di blogger, e ce ne sarebbero state molte altre se la vita di tutti i giorni, la famiglia e il lavoro non si fossero messi di mezzo, han deciso che fare “le arancine” (e non chiamateli arancini!!!) era una cosa da condividere. E chissene se c’è un contest di mezzo! Perché a nessuno, in questo folle gruppo, interessa vincere, ma interessa cucinare, mettersi alla prova, imparare, sfidare sé stessi e condividere, darsi consigli, essere amici, di “penna”, e se si riesce “de visu”, che è sinceramente meglio!
E quindi in un sabato pomeriggio piovoso di novembre la cucina di Scorribande è diventata una fucina di attività dove si è impastato, insegnato e imparato, assaggiato, chiacchierato, riso, e vi assicuro che riso ce n’era ovunque, raccontato, ascoltato, e di tanto in tanto coccolato due splendidi bambini, che non ne volevano sapere di giocare tranquilli quando di là ci si divertiva tanto! Sì, ci siamo veramente divertite e le ore son volate! Lo rifaremo senz’altro, allargando il giro almeno alle altre mamme di blogger milanesi… non oso immaginare il casino, però che divertimento!
Tornando a noi abbiamo cominciato da zero, cioè rifacendo pari pari la ricetta di Roberta, perché Giulia non li aveva mai neanche assaggiati e Francesca non li faceva da tanto tempo, e quindi siam partite da zero. Poi, ognuno, avendo visto e amalgamato gli ingredienti vari, e controllato la “resa”, ha personalizzato come riteneva più adatto, ma questo ve lo raccontiamo un’altra volta....
A reti unificate, vi lasciamo con la tradizione, quella che ci ha fatto immaginare grandi cucine assolate, con nonne e mamme, forti di vita vissuta, che trasformavano semplici e poveri ingredienti con lentezza e meticolosità, per arrivare ad un “unicum” che solo la cucina siciliana sa dare, fatta di riti, tradizione e sapore…
Ingredienti per circa 20 arancine (metà "alla carne" e metà "al burro)
Per il riso
1 kg di riso originario
2,5 l circa di brodo vegetale
una bustina di zafferano
50 g di burro
50 g di parmigiano grattugiato
una cipolla medio-piccola
olio evo q.b.
sale q.b.
Per il ripieno "al burro" con prosciutto cotto, scamorza bianca e besciamella
80 g di prosciutto cotto a dadini
120 g di scamorza bianca
besciamella
Per il ripieno "alla carne" con ragù e piselli
una cipolla piccola
200 gr di carne trita
100 g piselli
1 bottiglia di passata di pomodoro
1/2 bicchiere circa di vino bianco per sfumare
olio evo q.b.
sale q.b.
Per la lega (ne resterà molta, ma occorre poter immergere bene l'arancina)
800-900 ml d'acqua
la metà di farina
una manciata di sale
Per la panatura (ne resterà molto anche qui)
700-800 g di pangrattato
Per la frittura
2,5 l di olio di semi di girasole
Per prima cosa, ho preparato il ragù: ho tritato finemente la cipolla, fatto imbiondire con un cucchiaio di olio EVO, aggiunto la carne macinata e sfumato con mezzo bicchiere di vino bianco. o lasciato cuocere per circa mezz'ora, aggiunto la passata di pomodoro, aggiustato di sale e lasciato cuocere per circa un'ora a fuoco basso e con il coperchio. E' risultato un buon sugo di carne abbastanza denso
Successivamente ho preparato la besciamella e cotto i piselli. Ho quindi lasciato raffreddare i ripieni.
La mattina successiva ho cotto il riso, come da indicazioni di Roberta, e l'ho lasciato raffreddare fino a dopo pranzo. Con Giulia poi abbiamo iniziato la preparazione vera e propria delle arancine: formato le palline per la carne e gli ovali per quelle al burro, riempite, richiuse, passate nella lega e nel pan grattato.
Una parte è finita direttamente nel freezer, mentre una parte si è allegramente tuffata nell'olio bollente, per la gioia di tutta la famiglia!
Ho fritto in friggitrice, utilizzando circa 2,5 l di olio di semi di girasole: circa 3-4 minuti a 180°
Che dite, erano buone??
Con questa ricetta partecipiamo all'emmetichallenge di Novembre